venerdì 23 gennaio 2015

Apple iPad Plus da 12 pollici in arrivo con Pennino Opzionale


ESSERE CERTI di cosa la Apple sta preparando è sempre abbastanza difficile. Fino a qualche anno fa era impossibile, la segretezza sui progetti di Cupertino era assoluta, oggi, da tempo anzi, non è più così. Quindi, vista la quantità e la qualità dei "rumors" che circolano sul web in tutto il mondo nelle ultime settimane, pare assai probabile che la Apple sia al lavoro per far arrivare sul mercato prossimamente un iPad di ampie dimensioni. Un Pro con lo schermo attorno ai 12 pollici che andrebbe ad affiancare il Mini e l'Air  che sono sul mercato, coprendo quindi in questo modo tutte le possibili necessità dell'era mobile "post-pc", soprattutto se a questo elenco si aggiungono i due iPhone, il 6 e il 6 Plus, che messi tutti in fila offrono una completa gamma di dimensioni per chi ha bisogno di una macchina da portare in giro tutto il giorno.

A rendere il nuovo iPad sostanzialmente diverso dai predecessori dovrebbe essere la presenza di un pennino, che secondo le voci più accreditate non dovrebbe arrivare con la configurazione standard ma acquistato a parte. Il tablet, destinato in teoria soprattutto all'utenza professionale, dovrebbe avere un display Retina, quattro speaker, un processore A8X e 2 GB di RAM. Il nuovo tablet verrebbe affiancato anche da un nuovo MacBookAir, ulteriormente dimagrito rispetto al predecessore e anch'esso dotato di uno schermo da 12', 1366 x 768 pixel di risoluzione. Lo spessore dovrebbe ridursi, secondo i bene informati, almeno della metà, senza però che questa riduzione penalizzi la solidità e la sensazione di ampiezza della macchina. Tra i le novità più interessanti ci dovrebbe essere quella di un connettore USB Type-C, in grado di gestire dati ma anche flussi audio e video, cosa che contribuirebbe non poco alla semplificazione dei collegamenti. Tutto questo si andrà ad aggiungere all'unica certezza, ovvero l'Apple Watch, l'orologio intelligente che Apple ha già presentato a Cupertino qualche mese fa e che dovrebbe arrivare nei negozi in marzo, con l'iOS8.2 e un prezzo attorno ai 300 euro.

Alcuni commentatori hanno segnalato come la nuova Apple, quella diretta da Tim Cook, non faccia altro che "tradire" i dettami del padre fondatore, Steve Jobs, adattandosi alla realtà del mercato odierno. Jobs non credeva fondamentale un iPad piccolo, e la Apple ha fatto il Mini, non pensava ad un iPhone grande, ed è arrivato il 6 Plus, non aveva pensato a nessun dispositivo di input per l'iPad ed ecco invece (forse) arrivare uno stylus. Altri sottolineano come questa voglia di mettere sul mercato prodotti che sono "variazioni sul tema" non faccia parte della cultura aziendale di Apple, che ha sempre puntato all'innovazione. Esiste davvero una possibilità di "tradimento"? E' un pensiero sbagliato per almeno un paio di motivi.
Il primo, e più ovvio, è che Jobs non ha lasciato un set di regole alle quali, ciecamente, i nuovi dirigenti dell'azienda si devono attenere, e anche se l'avesse fatto non sarebbe certo ragionevole per chi ha oggi in mano il timone della Apple restare legato alle antiche "tavole della legge" e non adattare le proprie strategie a seconda delle necessità del momento e le richieste del mercato.

Il secondo è che le "variazioni sul tema" sono sempre state nella strategia aziendale di Apple, che ha puntato contemporaneamente, nel tempo, a migliorare i prodotti esistenti e produrne di nuovi. E' stato così, nella nuova Apple dal secondo regno di Jobs, con l'iPod, diventato Classic, Nano, Touch, Shuffle, in una serie di continui miglioramenti negli anni; è stato così per l'iPhone, oggi totalmente diverso dall'originale presentato solo otto anni fa, ma anche per il Mac e per l'iPad. Mentre la Apple aggiorna i suoi "vecchi" prodotti ne pensa degli altri, in grado, nelle loro intenzioni, di cambiare paradigma, di rivoluzionare il mercato. Ed è quello che si appresta a tentare con il Watch, che ha tutte le potenzialità per diventare non solo un gadget desiderabile dai consumatori, ma anche una macchina che potrebbe modificare il nostro modo di percepire i device, trasformandoli da portatili a indossabili. Sono dovuti passare sei anni tra l'iPod e l'iPhone, molto diversi tra loro, solo 3 tra l'iPhone e l'iPad, ragionevolmente simili tra loro, quasi cinque tra l'iPad e l'Apple Watch, che fanno parte di due universi differenti.

Se c'è una cosa, però, che meraviglia davvero dei "rumors" che circolano è proprio quella sul pennino, lo stylus da abbinare al nuovo iPad. La voce è sostenuta dall'esistenza di diversi brevetti depositati da Apple che potrebbero far pensare alla realizzazione di un simile oggetto tecnologico. Ma non è altrettanto sostenuta da una forte richiesta del mercato per un simile "add on". Apple ha realizzato l'iPad Mini perché esisteva obbiettivamente una parte di consumatori interessata a un tablet di quelle dimensioni. Ed ha fatto altrettanto con l'iPhone 6 Plus, per non lasciare quella parte di mercato nelle mani della concorrenza. Non sembra, invece, che ci sia davvero una richiesta massiccia per l'uso di pennini con i tablet, ma a giustificarne la possibile realizzazione è il fatto che Apple non lo venderebbe assieme a l'iPad Pro, ma come accessorio, interessante solo per chi ne ha voglia o bisogno. Cosa che, però, potrebbe o dovrebbe fare anche con le piccole tastiere che vengono applicate magneticamente agli iPad, prodotte oggi da Logitech, decisamente più utili e con un mercato potenzialmente più ampio di quello degli stylus. Staremo a vedere con quale "accessorio" Apple vorrà tradire la filosofia "touch" di Jobs. Se mai questi accessori vedranno davvero la luce....

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